Foto di Luigi Bianchi

martedì 12 giugno 2012

Sporting 0 - Crova 2...CAMPIONI!!!

DAGLI ALBORI AL TRIONFO, STORIA DI UNA PASSIONE

Il capitano aveva gli occhi spensierati di un ragazzo poco più che ventenne quando iniziò la sua avventura. Pensava che si trattasse solo di uno svago, puro divertimento...oggi sappiamo che era molto di più.

Gli occhi del capitano ne hanno viste tante, nel bene e nel male, mentre negli anni prendeva forma un sogno che va al di la del calcio.
Il capitano ha avuto occhi sfiniti, dopo partite che sembravano lotte interminabili, nelle quali mai ha lesinato il massimo dell'impegno. E' l'insegnamento del campo che ti porti dietro nella vita: lottare con tutto te stesso per raggiungere i tuoi traguardi.
Il capitano ha avuto occhi pieni di gioia, dopo un gol strepitoso in casa, nel derby.
Con quegli occhi il capitano ha visto aggiungersi al gruppo persone speciali, amici, fratelli di emozioni, che in nessun altro posto, meglio che a Crova, avrebbero potuto vivere sensazioni indescrivibili.
Insieme a loro e insieme a dirigenti magnifici, il capitano ha visto da vicino il sogno, appena 12 mesi fa.
Quella sera, il capitano aveva gli occhi lucidi, bagnati dalla pioggia e dalle lacrime di una delusione inattesa, di un sogno che gli aveva girato le spalle sul più bello.
Ma il capitano ha rialzato lo sguardo, e nei suoi occhi è aumentata la voglia e la tenacia di andare a riprendersi quello che la pioggia aveva portato via.
Gli occhi del capitano sono cresciuti, sono diventati occhi di uomo, che, ovunque guardino, trovano alleati nella ricorsa al sogno.
Il capitano aveva occhi fiduciosi, giovedì sera nella rifinitura prima della finale. Fiduciosi perchè, tra uno schema e un "mai banale" per stemperare la tensione, vedevano che lo spirito era quello giusto.
Il capitano aveva occhi profondi e carichi di tensione, prima della partita al Piola; sapeva che l'occasione era di quelle che non vanno lasciate scappare.
Il capitano aveva gli occhi compiaciuti al momento della sostituzione, consapevole di aver dato il massimo e aver lottato come sempre per contribuire al doppio vantaggio Zibelli/Biundo che metteva in cassaforte la realizzazione del sogno.
Il capitano aveva gli occhi divertiti, nel vedere il rituale del taglio del codino dell'amico Gabry...

Adesso il capitano ha nuovamente gli occhi lucidi, ma stavolta pioggia e delusione non centrano nulla.
Stavolta i suoi occhi brillano, perchè sanno che tra lui e il sogno nulla si può più mettere di traverso.

40 PASSI
Ha gli occhi fieri del condottiero che guarda il trofeo e sa che è lì che aspetta proprio lui. Allora il capitano percorre i 40 passi che dividono il gruppo festoso dal tavolo delle premiazioni con il passo deciso ma calmo, di chi vuole godersi a pieno la passerella del trionfo.

Forse non se ne sarà accorto, ma in quei 40 passi il capitano non era solo.
Con lui, in quei 40 passi, c'eravamo tutti noi, compagni, o meglio AMICI, che insieme abbiamo condiviso gioie e difficoltà, sul campo e fuori.
Con lui, in quei 40 passi, c'era un mister che più che un tecnico è sempre stato un fratello maggiore.
Con lui, in quei 40 passi, c'erano dirigenti di una società sportiva, che sempre hanno messo la genuinità ed i valori umani di educazione, correttezza, lealtà e passione davanti alla brama di successo.
Con lui, in quei 40 passi, c'erano tante persone che hanno sempre seguito questa squadra con un legame affettivo che non si da a nessuna squadra di serie A.

E adesso, in questo mondo in cui c'è bisogno di simboli, il capitano è arrivato ad alzare una coppa che ci incorona Campioni...

La alza alta il capitano, e con lui la alziamo tutti noi, che a conti fatti campioni nell'anima lo eravamo anche prima, ma adesso (finalmente) anche con un simbolo di latta in più!!!

GRAZIE CROVA...GRAZIE CAMPIONI!

mercoledì 6 giugno 2012

Semifinale atto secondo: Crova 0 - NGG 0...E' FINALE!

"Chiudete le valigie..." gridava Caressa nel 2006.
Allora si andava a Berlino, noi ci accontentiamo di un viaggio molto più breve che ci porta fino al Piola!
Per il secondo anno consecutivo approdiamo in finale, e oggi come allora, vorrei dare risalto al contorno piuttosto che alla partita.

CONTINUITA'
Confesso: per la prima volta in 2anni di blog mi sono trovato in seria difficoltà. Non avevo grandi idee su cosa scrivere per celebrare il raggiungimento della partita più importante dell'anno, senza però cadere nella retorica e nella noiosa ripetitività. Sono quindi andato a rileggermi il post scritto dopo la vittoria in semifinale 2010/11 contro l'Aquila. Parlavo di immagini meravigliose. Ad eccezione del risultato della singola partita (allora fu un roboante 5-0, stavolta un ponderato 0-0), è tutto perfettamente uguale: quell'articolo descrive esattamente gli stessi valori, le stesse emozioni, la stessa gioia...Crova è speciale!

CUORE VERDENERO
Avevo, quindi, bisogno di nuova ispirazione. Per questo mi sono messo in macchina, ho fatto 2ore di strada cantando e sono andato all'allenamento del martedì prima della finale. Mi aspettavo di trovare "solo" i miei compagni e il mister, a lavorare duro sul campo come per tutto il resto dell'anno.
Invece no. Oltre a loro ho visto tutta la dirigenza, infortunati in fase di recupero e irrecuperabili che però vogliono esserci lo stesso, qualche supporter...e negli occhi di tutti la consapevolezza di aver fatto qualcosa di importante, ma non ancora completamente: a modo proprio tutti dimostrano di dare quel qualcosa in più per fare in modo che il sogno, di nuovo così vicino, non scappi in modo meschino come 12 mesi fa.
Questa è la grande forza del Crova, giocare in undici sul campo, ma col supporto di tutti quelli che amano questi colori e si adoperano anima e corpo per la causa.

COLPO DI RENI
Ed infine la parte più difficile: prepararsi al meglio per non mancare l'appuntamento con la storia.
L'ansia e l'emotività aumentano con l'avvicinarsi della finale. Non servono parole per mettere in cuore ai ragazzi le motivazioni necessarie a dare il 110%.
Serve l'ultimo sforzo, quello che nelle volate ciclistiche viene chiamato il colpo di reni e ti permette di mettere la ruota davanti a quella degli avversari. Non so voi, ma io ho una voglia matta che la ruota davanti a tutte sia quella del Crova!

Ecco, ci sono cascato: sono caduto nella retorica degli incitamenti pre-partita...a questo punto, retorica per retorica, finisco con il più retorico ma appassionato dei FORZA CROVA!!!