Foto di Luigi Bianchi

martedì 12 giugno 2012

Sporting 0 - Crova 2...CAMPIONI!!!

DAGLI ALBORI AL TRIONFO, STORIA DI UNA PASSIONE

Il capitano aveva gli occhi spensierati di un ragazzo poco più che ventenne quando iniziò la sua avventura. Pensava che si trattasse solo di uno svago, puro divertimento...oggi sappiamo che era molto di più.

Gli occhi del capitano ne hanno viste tante, nel bene e nel male, mentre negli anni prendeva forma un sogno che va al di la del calcio.
Il capitano ha avuto occhi sfiniti, dopo partite che sembravano lotte interminabili, nelle quali mai ha lesinato il massimo dell'impegno. E' l'insegnamento del campo che ti porti dietro nella vita: lottare con tutto te stesso per raggiungere i tuoi traguardi.
Il capitano ha avuto occhi pieni di gioia, dopo un gol strepitoso in casa, nel derby.
Con quegli occhi il capitano ha visto aggiungersi al gruppo persone speciali, amici, fratelli di emozioni, che in nessun altro posto, meglio che a Crova, avrebbero potuto vivere sensazioni indescrivibili.
Insieme a loro e insieme a dirigenti magnifici, il capitano ha visto da vicino il sogno, appena 12 mesi fa.
Quella sera, il capitano aveva gli occhi lucidi, bagnati dalla pioggia e dalle lacrime di una delusione inattesa, di un sogno che gli aveva girato le spalle sul più bello.
Ma il capitano ha rialzato lo sguardo, e nei suoi occhi è aumentata la voglia e la tenacia di andare a riprendersi quello che la pioggia aveva portato via.
Gli occhi del capitano sono cresciuti, sono diventati occhi di uomo, che, ovunque guardino, trovano alleati nella ricorsa al sogno.
Il capitano aveva occhi fiduciosi, giovedì sera nella rifinitura prima della finale. Fiduciosi perchè, tra uno schema e un "mai banale" per stemperare la tensione, vedevano che lo spirito era quello giusto.
Il capitano aveva occhi profondi e carichi di tensione, prima della partita al Piola; sapeva che l'occasione era di quelle che non vanno lasciate scappare.
Il capitano aveva gli occhi compiaciuti al momento della sostituzione, consapevole di aver dato il massimo e aver lottato come sempre per contribuire al doppio vantaggio Zibelli/Biundo che metteva in cassaforte la realizzazione del sogno.
Il capitano aveva gli occhi divertiti, nel vedere il rituale del taglio del codino dell'amico Gabry...

Adesso il capitano ha nuovamente gli occhi lucidi, ma stavolta pioggia e delusione non centrano nulla.
Stavolta i suoi occhi brillano, perchè sanno che tra lui e il sogno nulla si può più mettere di traverso.

40 PASSI
Ha gli occhi fieri del condottiero che guarda il trofeo e sa che è lì che aspetta proprio lui. Allora il capitano percorre i 40 passi che dividono il gruppo festoso dal tavolo delle premiazioni con il passo deciso ma calmo, di chi vuole godersi a pieno la passerella del trionfo.

Forse non se ne sarà accorto, ma in quei 40 passi il capitano non era solo.
Con lui, in quei 40 passi, c'eravamo tutti noi, compagni, o meglio AMICI, che insieme abbiamo condiviso gioie e difficoltà, sul campo e fuori.
Con lui, in quei 40 passi, c'era un mister che più che un tecnico è sempre stato un fratello maggiore.
Con lui, in quei 40 passi, c'erano dirigenti di una società sportiva, che sempre hanno messo la genuinità ed i valori umani di educazione, correttezza, lealtà e passione davanti alla brama di successo.
Con lui, in quei 40 passi, c'erano tante persone che hanno sempre seguito questa squadra con un legame affettivo che non si da a nessuna squadra di serie A.

E adesso, in questo mondo in cui c'è bisogno di simboli, il capitano è arrivato ad alzare una coppa che ci incorona Campioni...

La alza alta il capitano, e con lui la alziamo tutti noi, che a conti fatti campioni nell'anima lo eravamo anche prima, ma adesso (finalmente) anche con un simbolo di latta in più!!!

GRAZIE CROVA...GRAZIE CAMPIONI!

mercoledì 6 giugno 2012

Semifinale atto secondo: Crova 0 - NGG 0...E' FINALE!

"Chiudete le valigie..." gridava Caressa nel 2006.
Allora si andava a Berlino, noi ci accontentiamo di un viaggio molto più breve che ci porta fino al Piola!
Per il secondo anno consecutivo approdiamo in finale, e oggi come allora, vorrei dare risalto al contorno piuttosto che alla partita.

CONTINUITA'
Confesso: per la prima volta in 2anni di blog mi sono trovato in seria difficoltà. Non avevo grandi idee su cosa scrivere per celebrare il raggiungimento della partita più importante dell'anno, senza però cadere nella retorica e nella noiosa ripetitività. Sono quindi andato a rileggermi il post scritto dopo la vittoria in semifinale 2010/11 contro l'Aquila. Parlavo di immagini meravigliose. Ad eccezione del risultato della singola partita (allora fu un roboante 5-0, stavolta un ponderato 0-0), è tutto perfettamente uguale: quell'articolo descrive esattamente gli stessi valori, le stesse emozioni, la stessa gioia...Crova è speciale!

CUORE VERDENERO
Avevo, quindi, bisogno di nuova ispirazione. Per questo mi sono messo in macchina, ho fatto 2ore di strada cantando e sono andato all'allenamento del martedì prima della finale. Mi aspettavo di trovare "solo" i miei compagni e il mister, a lavorare duro sul campo come per tutto il resto dell'anno.
Invece no. Oltre a loro ho visto tutta la dirigenza, infortunati in fase di recupero e irrecuperabili che però vogliono esserci lo stesso, qualche supporter...e negli occhi di tutti la consapevolezza di aver fatto qualcosa di importante, ma non ancora completamente: a modo proprio tutti dimostrano di dare quel qualcosa in più per fare in modo che il sogno, di nuovo così vicino, non scappi in modo meschino come 12 mesi fa.
Questa è la grande forza del Crova, giocare in undici sul campo, ma col supporto di tutti quelli che amano questi colori e si adoperano anima e corpo per la causa.

COLPO DI RENI
Ed infine la parte più difficile: prepararsi al meglio per non mancare l'appuntamento con la storia.
L'ansia e l'emotività aumentano con l'avvicinarsi della finale. Non servono parole per mettere in cuore ai ragazzi le motivazioni necessarie a dare il 110%.
Serve l'ultimo sforzo, quello che nelle volate ciclistiche viene chiamato il colpo di reni e ti permette di mettere la ruota davanti a quella degli avversari. Non so voi, ma io ho una voglia matta che la ruota davanti a tutte sia quella del Crova!

Ecco, ci sono cascato: sono caduto nella retorica degli incitamenti pre-partita...a questo punto, retorica per retorica, finisco con il più retorico ma appassionato dei FORZA CROVA!!!

martedì 29 maggio 2012

Semifinale atto primo: NGG 0 - Crova 1

Un risultato tremendamente buono quanto ancora in bilico; la vittoria per 1-0 sul campo di Caresanablot sposta l'ago della bilancia in direzione Crova, ma occhio ad abbassare la guardia!

PRIMI CALDI
Caldo è il pomeriggio di Caresanablot, calda è la sfida per ciò che mette in palio...un po' meno caldo è il temperamento dei ragazzi nella prima frazione.
E pensare che tatticamente il mister era stato chiaro: importantissimo essere compatti e mantenere la squadra unita. Sul campo, al contrario, il primo tempo vede un Crova un po' slegato, che concede ampi spazi a centrocampo per la manovra dell'NGG che, fortunatamente, gode solo di una superiorità nel possesso ma non si rende gran che pericolosa. Sono invece i verdenero a sfiorare il vantaggio su schema da calcio d'angolo e con l'asse dei fratelli Greco: cross invitante di Simone e rovesciata stile figurine Panini di Alessandro. L'impatto con la sfera è, però, paradossalmente "troppo giusto" e il meraviglioso gesto tecnico del centrale difensivo sbatte sui guantoni del portiere...peccato, ma vera delizia per gli occhi!

INVERSIONE DI ROTTA
Si vede che nell'intervallo il tecnico verdenero ha suonato la carica ai suoi, perchè la ripresa, pur condizionata dall'afa, ha tutta un'altra faccia.
Il Crova è, infatti, più equilibrato, armonico. Guadagna metri e, complice un vistoso calo dell'avversario, costringe l'NGG quasi sempre nella propria metà campo.
Alzando il baricentro, l'aumento della pericolosità è direttamente proporzionale. Le verticalizzazioni per Ferrarotti e Zibelli, oltre che per l'intraprendente Biundo sono sempre più frequenti e concrete.
Proprio su un affondo dell'esterno la possibile svolta: Enzo di slancio sul portiere che in uscita travolge palla e avversario, arbitro che indica il dischetto (obiettivamente rigore dubbio). Opportunità per il vantaggio, negata però dall'intervento del guardalinee (posizionato a distanza siderale dall'azione rispetto all'arbitro) che induce il direttore di gara a fare dietrofront sulla propria decisione...pensare che a detta di molti sarebbe il Crova a beneficiare delle scelte arbitrali!

ORGOGLIO
Il parapiglia a seguito del rigore, prima concesso, poi revocato, potrebbe essere la mazzata che fa crollare il morale dei ragazzi e, al contrario, la spinta emotiva per l'NGG. Di solito episodi così importanti sortiscono questo tipo di effetti.
Il Crova, invece, in coda a questo episodio, sfodera una reazione rabbiosa, di puro orgoglio, che sfocia nel tapin vincente del solito Zibe per l'1-0 finale: non ci è concessa la vittoria godendo di un rigore generoso? Allora ce la prendiamo con la grinta, senza possibilità di repliche e critiche!

OCCHI APERTI
Innegabile che la vittoria esterna favorisca il Crova. Ma necessario fare alcune considerazioni.
A partire dal fatto che ci sono altri 70 minuti da giocare, nei quali può succedere di tutto. Il risultato dell'andata, inoltre, non è "tennistico", bensì ancora abbastanza in bilico.
Altro aspetto, prettamente scaramantico: anche il Borgo d'Ale era tornato da Caresanablot con l'1-0 a favore, e l'NGG gli ha dimostrato che è una squadra che non si da mai per vinta.
Ricordando tutti questi aspetti, condendoli con motivazioni automatiche data la posta in palio, non ci resta che ribadire il nostro convinto FORZA CROVA!

mercoledì 23 maggio 2012

Ritorno quarti di finale: Crova 0 - Salasco 0...è semifinale!

Il massimo risultato con il minimo sforzo, qualificazione alla semifinale ottenuta.

A VOLTE RITORNANO
Lo 0-0 qualifica i ragazzi alla semifinale, risultato non entusiasmante, ma ciò che conta è il passaggio del turno.
Forti del 2-0 dell'andata i verdenero impostano una partita di attesa, dove l'imperativo è non rischiare nulla.
Tutto sommato il Crova ottiene quel che vuole, praticamente senza nulla concedere, se non un solo episodio che riporta alla mente un precedente tanto caro ai nostalgici: Monteu da Po!
Già, oggi come allora un rigore contro potrebbe sconvolgere l'equilibrio e rimettere in discussione la qualificazione.
Cambia il campo, cambia il rigorista, ma il portiere è di nuovo Mirko Vedovato...e il risultato lo stesso di 5anni fa: PARATO!
Fondamentalmente unica grande emozione di un pomeriggio tranquillo per i ragazzi...MA CHE EMOZIONE!!!

GIRARE PAGINA
E così è semifinale...e, guarda guarda, le sorprese di cui si parlava nell'articolo precedente non tardano ad arrivare: NGG, contro ogni pronostico, batte in trasferta il Borgo d'Ale e ci si presenta di fronte.
Qualche superficiale analisi potrebbe considerare questo fatto come favorevole ai verdenero: la NGG quest'anno ha molto faticato, si è qualificata ai play off a seguito dell'esclusione della Santhiatese, ma è tutt'altro che un avversario facile. Basti pensare che ha appena eliminato dai giochi una squadra che tanti davano per favorita.
Il livello di attenzione, concentrazione e rispetto dell'avversario deve, quindi, essere all'altezza di una semifinale...senza nascondere che questo doppio scontro ha un leggero retrogusto di rivincita dopo la finale della scorsa stagione.
Chiudere il capitolo quarti, lasciarsi dietro la soddisfazione del passaggio del turno e immergersi nella sfida che vale un posto in finale...

ALTRI MONDI
Noi contro il Caresanablot, lo Sporting contro la Tricerrese. Questo il quadro delle sfide.
Già detto della nostra parte del tabellone, l'altra semifinale è frutto del pareggio casalingo (1-1) dello Sporting contro un Ferrante che esce a testa alta e promette di essere all'altezza della prossima serie A, e di un vero e proprio Far West che qualifica la Tricerrese a danno dell'Aquila.
In quest'ultima sfida, però, non sono i fatti del campo a godere dell'attenzione della cronaca, bensì risse, persone all'ospedale e risultati a tavolino causa sospensione della partita.
Senza troppo scendere nel particolare, ci permettiamo di definire questi eventi con un semplice aggettivo: TRISTI!
E' infatti triste che quello che dovrebbe essere un gioco, uno svago, un DIVERTIMENTO, si trasformi in qualcos'altro che nulla ha a che vedere con il concetto di civiltà...peccato.

PARLIAMO DI CALCIO
Mettendoci da parte nella valutazioni extra calcistiche (sono altri gli organi che devono fare le dovute considerazioni), vogliamo concentrarci sul calcio giocato, godendoci l'attesa e la crescita della tensione emotiva in attesa delle partite contro la NGG.
E' arrivato il momento di mettere in campo tutto quello che abbiamo a disposizione, dalle doti tecniche a quelle fisiche, insieme al carattere, per continuare a sognare...FORZA CROVA!

giovedì 17 maggio 2012

Andata Quarti di finale: Salasco 0 - Crova 2

Ottimo risultato nella trasferta dell'andata dei quarti: secco 2-0 al Salasco e un pezzetto di qualificazione in tasca...ma attenzione...

IL RIENTRO
Eh, quanto conta anche la psicologia!
La sola presenza in campo di Marco (al rientro da un infortunio lungo tutto il girone di ritorno) alza il morale a noi e incute timore a loro...è un dato di fatto!
Fin dai preparativi lo si percepisce, nel liberatorio "finalmente" sussurrato dal Roby al momento della consegna delle maglie e pensato da tutti quando la nove è finalmente tornata sulle spalle del legittimo proprietario. Non che gli altri che la hanno indossata non ce l'abbiano messa tutta: da Biundo a Maggio, passando da Ferrarotti e Rossi...ma è inutile nasconderlo...a Zibe sta meglio, questione di estetica, e non solo.
Psicologia si è detto, e per capirlo si guardi all'andamento generale del match: anche se non ancora al 100%, la sola presenza rapace di Marco mette in soggezione un bel Salasco e permette ai ragazzi di giocare sereni...tanto prima o poi "cul lì" qualcosa tira fuori dal cilindro. Un esempio? 9' della ripresa, palla vagante sui 20 metri. Uno normale avrebbe stoppato, fatto un paio di metri e calciato...uno normale! Il bomber invece NO! In un lampo di istinto, follia, rabbia e tecnica, su quella palla ha calciato due mesi di sofferenza, et voilà: fuori dal cilindro il 2-0 della tranquillità...BENTORNATO BOMBER!

ATTENTI AL SALASCO
Il finale lo abbiamo descritto, ma prima ci sono stati altri episodi, sia in positivo che in negativo.
La partenza del Crova sul campaccio di Salasco non è niente male, come ritmo, come geometrie. Addirittura un rigore reclamato per trattenuta su Zibe, ma in fondo forse giusto non fischiare.
Però si è visto anche un gran bel Salasco (per quanto si poteva vedere nella penombra del lago!!!), che nelle ripartenze ha messo in seria difficolta una linea difensiva verdenera un po' poco reattiva.
Prima un tocco impreciso che finisce sul fondo, poi il palo salvano Vedovato in un quarto d'ora in cui i ragazzi hanno fatto fatica a prendere le misure all'avversario.
Messo ordine tattico e mentale, il Crova prende campo e passa con un siluro di Biundo, servito da un cross basso di Ferrarorri che era arrivato sul fondo con un controllo da illusionista...palla c'è, palla non c'è...a dir poco sontuoso!
Prevalenza territoriale pressochè completa, escluse le due chiare occasioni concesse a inizio gara; in vista del ritorno è importante ricordare la pericolosità del Salasco nelle ripartenze ed affrontare la partita con la mentalità e la grinta giuste.

PANORAMICA PLAY OFF
Ok, lo ammettiamo, partivamo con i favori del pronostico e nel primo atto non lo abbiamo smentito.
Così come il Crova, non hanno tradito le aspettative il Borgo d'Ale, vittorioso in trasferta a Caresanablot e, in parte, la Tricerrese, che può beneficiare del pari con gol (2-2) in trasferta con l'Aquila.
Diverso peso ha il pareggio dello Sporting, anche qui 2-2, in casa del sorprendente Ferrante, che tiene botta con la squadra che ha vinto il girone A.
Il quadro, quindi, assume una certa fisionomia, rispecchiando i valori di classifica della regular season; i primi verdetti che arriveranno questo week end potrebbero, però, riservare qualche sorpresa.
Sorprese che speriamo non riguardino il cammino del Crova in questi quarti, augurandoci che il corso verdenero possa continuare il più a lungo possibile...FORZA CROVA!

mercoledì 9 maggio 2012

Al via i play off...verso Salasco

Eccoci qua! Alle porte della fase più importante della stagione.
Non che fino ad ora non si sia affrontato un campionato di tutto rispetto, con insidie e motivazioni da vendere, ma i play off sono un capitolo a parte, un campionato nel campionato.
Si entra in clima "europeo", anche se la modifica del regolamento nei quarti privilegia (finalmente verrebbe da dire) anche l'andamento dell'intera stagione, premiando in caso di parità assoluta la squadra piazzata meglio in regular season.

ANALISI SALASCO
Il piazzamento in seconda posizione del Crova ci presenta come avversario il Salasco, primatista nella classifica di serie B.
Si potrebbe partire con mille commenti e approfondimenti, tenendo comunque in conto che non avere incontrato la squadra del lago (e quindi non conoscerla) ci mette in una posizione leggermente svantaggiata.
Possiamo, dunque, fare considerazioni meramente numeriche sull'andamento dei nostri prossimi avversari, analizzando la loro classifica: 15 vittorie, 5 pareggi e sole 2 sconfitte il bottino del Salasco, ma ciò che più deve essere considerato è il dato sulle reti. Ben 57 le marcature dei biancorossi contro i soli 18 gol subiti: miglior attacco e miglior difesa. Ok, considerando il livello di difficoltà del campionato di B nel complesso, questi dati vanno presi con le molle, ma di certo non si devono sottovalutare.

QUI CROVA
Le armi per affrontare al meglio il doppio impegno dei quarti di finale sono, comunque, le stesse che servono contro ogni avversario: attenzione e precisione in fase difensiva, senza concedere occasioni gratuite, personalità e grinta in fase di costruzione del gioco e cattiveria in zona gol.
Alla creazione di tutti questi buoni propositi giovano i recuperi della "spina dorsale" dei verdenero, cioè i ritorni in trincea di Di Napoli, in cabina di regia di Amelio e in attacco di Zibe.
Buone notizie che, sommate alla consapevolezza della nostra forza, pur sempre con il massimo rispetto dell'avversario, ci mettono nelle condizioni di non temere nessuno.

Altre parole, ormai, sono inutili: le motivazioni per ottenere i risultati e per continuare a inseguire il sogno sono radicate nel cuore dei ragazzi.
Solo un grido deve essere ben chiaro nella testa di ogniuno di noi...FORZA CROVA!!!

giovedì 3 maggio 2012

Tre gare in otto giorni; solo un punto sul campo, ma...

Prolungato silenzio stampa sul nostro blog, a causa di un fitto calendario che ha messo i ragazzi di fronte a Santhiatese, NGG e Tricerrese nel giro di una settimana.
Tenendo da parte le considerazioni sulle decisioni del Giudice sportivo, che approfondiremo dopo, vogliamo commentare i fatti del campo.
Nelle tre partite consecutive, con tre squadre di tutto rispetto, sono venute a galla alcune pecche sulle quali è importante lavorare per migliorare sempre di più: qualche amnesia difensiva, difficoltà nella creazione delle geometrie e sterilità in fase offensiva, con una sola rete (per di più su rigore) in 210 minuti.
Ma procediamo con ordine...

INCIAMPO SANTHIATESE, MA CON GRINTA
Ci eravamo lasciati con i verdenero a leccarsi le ferite dopo la sconfitta esterna con il Borgo d'Ale; l'infermeria piena e i nervi a fior di pelle. L'ostacolo alle porte non era sicuramente il più semplice da affrontare per rialzare la testa: al comunale di Crova si presentava, infatti, la Santhiatese assetata di punti e con il dente avvelenato per i risultati dei precedenti.
Nel pomeriggio afoso, i verdenero rimaneggiati sfoderano una buona prestazione sotto il punto di vista caratteriale, meno sotto il profilo del gioco.
Il match pare equilibrato, con un possesso palla leggermente a favore degli uomini di mister Pera e concretizzato da Lo Gatto, abile a sfruttare una disattenzione della retroguardia verdenera.
Con un pallonetto a lato di un soffio, Maggio va vicino al pari nel finale della prima frazione, ma la Santhiatese resta sopra.
La ripresa si apre con la pressione del Crova, premiata da un rigore decisamente generoso e trasformato da Ale Greco.
Il pari sembrerebbe il risultato più giusto per i valori visti in campo, ma l'ennesima amnesia difensiva costa cara ai ragazzi di Merlo che incassano il definitivo 1-2 con la zuccata di Duò.
Alcune sbavature che si sono rivelate decisive, ma nel complesso la prova non è da buttare via.

TRISTEZZA A CARESANABLOT
Tutt'altro che incoraggiante, invece, la prestazione del primo tempo nel turno infrasettimanale (e festivo) contro una ridimensionatissima NGG: il Crova sembra svogliato, privo di motivazioni. Ne consegue un parziale che non ammette giustificazioni; il 2-0 incassato in 20minuti è sì frutto di svarioni su palle da fermo, ma non tentare di abbozzare una men che minima reazione è una colpa alla quale nessuno degli undici in campo si può sottrarre.
Di stampo leggermente diversa è la ripresa, nella quale, pur non brillando, i ragazzi aumentano la pressione (complice anche l'innesto di forze e idee fresche con Simo Greco come trequartista) e si presentano al tiro in diverse occasioni. Precisione e fortuna però, in questo 25 Aprile, sono in vacanza e la partita finisce 2-0.

Tre sconfitte di fila (Borgo d'Ale, Santhiatese e NGG) non erano mai state subite dal Crova nella storia del CSI in gare ufficiali...non si può negare che si stia attraversando la fase più difficile della vita del club.

RIPRESA TRICERRESE
L'ultimo step di questa fine stagione da incubo si chiama Tricerrese. Squadra in grande spolvero e in risalita in classifica.
Partita tattica, forse non bellissima, nella quale i verdenero (per l'ennesima, ma si spera ultima volta in emergenza infortuni) tengono bene il campo e offrono una prestazione finalmente all'altezza dei colori e del prestigio della società. Solo l'imprecisione e tanta sfortuna impediscono al Crova di segnare il punto della vittoria...in fondo anche lo 0-0 è un buon risultato per ripartire, come afferma anche il tecnico Merlo: "Sono abbastanza soddisfatto: la squadra ha dimostrato di aver ripreso un percorso di crescita, stiamo ritrovando gioco, idee, corsa..."
Da qui si riparta per affrontare al meglio i prossimi impegni.

TERREMOTO GIUDICE SPORTIVO
Fin qui la pura cronaca dei fatti avvenuti in campo. Il Crova si troverebbe terzo ad affrontare l'Aquila nei quarti dei play off, la Santhiatese quarta ad attendere la Tricerrese. In realtà non è così.
Le decisioni del Giudice sportivo sconquassano la classifica, riportano al secondo posto il Crova e, con la penalizzazione, lasciano fuori dai giochi scudetto la Santhiatese, ripescando nel gruppo delle prime sei la NGG.
Non è questo il luogo per discutere tali decisioni nè, tanto meno, noi ne abbiamo facoltà. Semplicemente prendiamo atto della nuova e definitiva situazione, considerando che per il Crova la regular season finisce con un turno di anticipo, causa ritiro (e conseguente vittoria a tavolino dei verdenero) del MI.VI.DA.
Ci si scontrerà con il Salasco, ma di questo parleremo nel prossimo post. Per adesso, lavorando per arrivare pronti alla fase decisiva della stagione, come sempre FORZA CROVA!

lunedì 16 aprile 2012

Vittoria in casa con l'Aquila, sconfitta esterna col Borgo d'Ale

La torsione di Ferrarotti
Tre punti importanti conquistati in casa contro l'Aquila sabato 7 Aprile, con un secco 2-0 firmato Ferrarotti /Biundo nei minuti conclusivi di una partita come al solito maschia contro un avversario sempre complicato da affrontare.
Poco gioco degli ospiti, che si affidano a lunghi lanci per sfruttare la velocità delle punte, più propositivi i verdenero, che tentano una costruzione del gioco a sfruttamento delle fascie laterali. Nonostante il possesso palla e la buona verve di Nocito in veste di suggeritore, il risultato non si sblocca fino al 26' del secondo tempo, quando Ferrarotti incorna in torsione su bel cross di Rigamonti dalla sinistra. Passano 4 minuti ed arriva il raddoppio di Biundo, lanciato in velocità a tu per tu col portiere: finta, estremo difensore messo a sedere e palla nel sacco. In mezzo, però, da sottolineare un miracolo di piede di Ferraris che nega il potenziale 1-1 a Nikai respingendogli la conclusione ravvicinata.
Vittoria importantissima, in vista delle successive gare; da notare anche la condizione fisica in crescita e il gioco messo in campo dagli uomini di Merlo.

Il gol partita del Borgo d'Ale
Il 14 Aprile a Borgo d'Ale, però, la storia è un po' diversa: c'è sempre il Crova in ripresa fisica e tattica, ma di fronte, anzichè l'Aquila devota allo schema "palla lunga e pedalare", ci sono gli uomini di mister Nabo che, come al solito, gestiscono alla pari dei verdenero il gioco, con fraseggi a terra e verticalizzazioni a sfruttare la corsa di Cianni e Bellotti.
Di contro il Crova, con la mediana rimpinzata di interditori, affida gli attacchi alla coppia Ferrarotti - Biundo, supportata da Nocito.
La partita corre sostanzialmente sui binari dell'equilibrio, a parte una folata improvvisa di Biundo (palo con un bel sinistro al volo), ed un errore clamoroso di Cianni che spara alto a porta vuota, dopo un contropiede dei pardoni di casa.
Sembrerebbe che le squadre debbano andare al riposo sullo 0 - 0, ma una disattenzione sul settore difensivo di destra concede il cross e il colpo di testa vincente che portano il Borgo d'Ale al definitivo 1-0.
Secondo tempo meno brillante del primo, con il Crova che cerca il pari con ogni mezzo, ma il risultato non cambia.
- Ovvio che avrei preferito un risultato positivo - commenta Merlo a fine gara - ma valutando la prestazione dei ragazzi mi posso ritenere soddisfatto: abbiamo tenuto testa sul piano del gioco ad una buonissima squadra e, soprattutto, abbiamo corso molto...-
Bilancio delle due gare tutto sommato accettabile: ci sta un inciampo fuori casa e contro una squadra così ben organizzata.
Sabato ci aspetta una nuova sfida, difficile, ma allo stesso tempo affascinante e stavolta tra le mura amiche. Con la Santhiatese si dovrà dimostrare che il percorso di crescita sta continuando.

In conclusione a questo articolo sul doppio impegno, però, è doveroso spendere qualche parola su ciò che è accaduto il sabato appena trascorso, nelle stesse ore in cui eravamo in campo.
Un ragazzo come noi, con la stessa età di tanti di noi, ma soprattutto con la nostra stessa passione, si è spento facendo quello che amava e che amiamo tutti.
Dal professionismo fino agli amatori, la scomparsa del centrocampista del Livorno Morosini ha colpito tutti, rendendoci molto tristi.
Di fronte a questo, per una volta, non chiudiamo con il classico "forza Crova", ma con un saluto di cuore a quel ragazzo con il quale tutti condividevamo lo stesso amore per il calcio...CIAO MORO!

lunedì 2 aprile 2012

L'incornata di Amelio porta i tre pinti...ma che fatica: Celtic 0 - Crova 1

Si doveva vincere, e lo si è fatto. Le considerazioni buone possono finire qui.

I presupposti non erano di certo dei migliori: come già avevamo fatto notare negli articoli precedenti, infermeria e ufficio del giudice sportivo erano estremamente pieni. Va bene, attacchiamoci a tutte le scuse possibili, ma ogni tanto sarebbe anche il caso di ricordarsi che il Crova è sempre la squadra prima in classifica, con il miglior attacco e una delle migliori difese, che ha portato al gol un gran numero di giocatori, che da prima in classifica ha dettato il proprio gioco e che da tale dovrebbe comportarsi. O meglio ancora come tale dovrebbe imporsi!
Nella penombra di Pezzana, venerdì sera, non si è visto nulla di tutto questo, tanto che la modestissima squadra di casa si è trovata di fronte la brutta copia di un Crova che sulla carta avrebbe dovuto surclassare il Celtic, che quasi non ha creduto ai suoi occhi nel vedere i verdenero così alla propria portata.

A cominciare dal fatto che, per vari motivi, molti giocatori si sono trovati fuori ruolo, la partita non ha riservato grandi emozioni nè, come ultimamente accade, una chiara identità di gioco. Lasciando tutto all'inerzia del match, aspettando che prima o poi gli avversari non certo irresistibili capitolassero, si è assistito a una prova incolore dei ragazzi.
Giusto per dare l'idea, i tiri in porta totali della partita sono stati 1 e mezzo (il gol di Giorgio e un quasi autogol di Rossi), troppo poco per potersi nascondere dietro le assenze.
Proviamo a non fare le vittime di noi stessi, rimpiangendo chi manca e non valorizzando il lavoro e le potenzialità di chi c'è, anche perchè da sabato ci aspetta un filotto di gare nelle quali gli avversari saranno di tutt'altro spessore rispetto al Celtic, cinici e spietati a punire le nostre debolezze.
Torneranno elementi importanti, questo è vero, ma la cosa più importante da far tornare è la fiducia nei nostri mezzi, nelle nostre potenzialità, nei nostri obiettivi, nel nostro gioco (perchè un gioco ce l'abbiamo e quello di venerdì è stato solo un momento di difficoltà!) per tornare con convinzione a sentirci e dimostrare di essere la prima della classe, in tutti i sensi, con merito e con grinta...FORZA CROVA!

martedì 27 marzo 2012

Interrotta l'imbattibilità: Sporting 2 - Crova 0

Seconda sconfitta stagionale per i verdenero, questa volta maturata lontano dalle mura amiche del Comunale di Crova.
Di fronte agli uomini di Merlo una buona squadra, veloce e ben schierata, che merita la posizione di tutto rispetto in classifica.
Abbiamo avuto l'impressione, però, che il Crova, oltre a dover lottare contro l'avversario, dovesse sconfiggere anche la sfortuna.
Già detto e rimarcato delle pesanti assenze per infortunio, per squalifica e per svariati motivi personali. Ovvio che tutto ciò non debba diventare un alibi, ma sicuramente non aiuta!
E pensare che dopo 40 secondi sembrava mettersi bene: palla invitante, dopo una serie di carambole a centro area avversaria, che finisce sui piedi fini di Nocito. Ah, finalmente la palla giusta nei piedi dell'uomo giusto, mica il frenetico Cesare o lo sciagurato Maggio...l'urlo del gol, però, resta in gola ai tifosi perchè il fantasista croatese, tradito da un rimbalzo causato dall'arido terreno di gioco, spara sul fondo. Nulla da fare, si resta 0-0 e questo è un chiaro segnale: la fortuna ha voltato le spalle al Crova!
Come spesso accade, di gioco se ne vede ben poco, ma i ragazzi sembrano tenere bene il campo, anche nella formula rimaneggiata che vede spiccare la buona prova di Mana in mediana a far coppia con Amelio. Quando tutto sembra indirizzare le squadre al riposo a reti bianche, una disattenzione viene però pagata a caro prezzo: punizione in attacco battuta male, contropiede micidiale dei padroni di casa e rete dello svantaggio che complica le cose...et voilà, quadretto drammatico completo. O almeno si potrebbe pensare che si sia già giunti al peggio, ma non passa un minuto della ripresa che lo Sporting raddoppia, sempre in contropiede, sempre da un errore banale del Crova.
La frittata è fatta? Macchè!!! A tutto questo mancava ancora un ingrediente saporito: il free style dell'arbitro che si inventa la doppia ammonizione per Ferrarotti (giocatore che per accumulare due ammonizioni ha dovuto completare tutto il settore giovanile!) oltre a una serie di decisioni dannose per entrambe le squadre.
Ricapitolando, sotto di due reti e in inferiorità numerica, falcidiati dagli infortuni, con la panchina cortissima, il Crova guarda agli ultimi 15minuti col terrore di finire presi a pallate.
Gli spazi sono infiniti, eppure gli avversari graziano i ragazzi e, addirittura, prima Maggio che ciabatta un sinistro sul fondo da ottima posizione, poi Giorgio stoppato in modo fortuito dagli avversari per un paio di volte, potrebbero rendere meno amara la sconfitta...ma oggi proprio non è giornata!
Vabbè, quando tutto gira storto è difficile sistemare le cose. Ma un aspetto positivo del pomeriggio dei Cappuccini lo vogliamo trovare: dopo 5mesi di stop per infortunio è tornato in campo Cavaglià, autore, peraltro, di uno scampolo incoraggiante di partita.
E' il caso di ricominciare da qui, dalla buona notizia del recupero di Andrea, che ci auguriamo possa essere il primo di una lunga, troppo lunga serie di recuperi degli infortunati...FORZA CROVA!

martedì 20 marzo 2012

Battuta di arresto: Stroppiana 0 - Crova 0

E' finita a reti inviolate la partita di sabato 17 Marzo, e resta un po' l'amaro in bocca agli uomini di Merlo.
Inutile negarlo, chi si ritiene soddisfatto di aver portato a casa un misero punticino fa la classica dichiarazione di facciata, diplomatica ma priva di fondamento. Il pareggio di Stroppiana rappresenta un'occasione mancata per fare bottino pieno; più  due punti persi che uno guadagnato.
Si sapeva che non sarebbe stata la medesima passeggiata della partita col Quinto, ma a conti fatti, gli stroppianesi hanno calciato verso la porta di Ferraris in sole due occasioni, centrando lo specchio la bellezza di ZERO volte. Questo dato rappresenta neglio di qualunque altro l'entità dello "spreco" di una buona opportunità per proseguire nel filotto vincente.
Di contro, i ragazzi si sono dimostrati spaesati, senza una chiara idea di gioco, affidando gli attacchi alle folate dei singoli, o al più classico degli schemi: palla lunga e pedalare, per di più sprecando malamente quel poco che è stato creato.
Il risultato è un pareggio che sta stretto e fa fare un passo indietro rispetto ai progressi visti nelle prime due uscite.
Ci sta, per carità, dopo l'indigestione casalinga di gol e belle giocate, rilassarsi e non trovare la giornata favorevole.
Il fatto è che in occasioni del genere (molte già in questa stagione, oltre che nelle altre) ci si poteva permettere il lusso di scarazzare, con la speranza che Zibe si fumasse sulla corsa gli avversari e cogliesse qualcosa di buono. Ora però, aimè, con Marco ai box, sono finiti i tempi delle vacche grasse; non dobbiamo piangerci addosso, trovando alibi nelle assenze, ma fare di necessità virtù e tirare fuori dalle caratteristiche di tutti (dai giovani agli anziani, dai più tecnici ai più lottatori, dai titolari e dalle riserve..) quel qualcosa in più che dimostri la maturità della squadra e la tenacia nel perseguire l'obiettivo.
Ho seri dubbi che, già a partire dal prossimo incontro sul battuto dei Cappuccini, gli avversari siano rinunciatari e poco cinici come lo Stroppiana...tendenzialmente chi incontra il Crova ha il dente avvelenato, ci mette il 110% della voglia e non ha nessuna intenzione di perdonare le leggerezze.

Forse non aver fatto bottino pieno può essere stimolo ad affrontare le difficoltà, invece di far finta che non esistano e nasconderle sotto il tappeto...
Ci auguriamo che il "bicchiere mezzo vuoto" portato a casa da Stroppiana provochi una reazione rabbiosa e faccia uscire il vero cuore verdenero...FORZA CROVA!

mercoledì 14 marzo 2012

Valanga verdenera: Crova 7 - Quinto 0

Roncaglia, autore della storica
rete del definitivo 7 - 0
Una prova di forza senza appello, sabato al comunale di Crova.
Quasi superfluo commentare tatticamente un risultato così largo, sancito da una prova buona di tutti gli elementi scesi in campo e agevolato dalla "tenerezza" dell'avversario.
Spicca sicuramente la tripletta di Nocito, trascinatore della squadra e finalmente vicino alle aspettative; ci godiamo con piacere il ritorno al gol di Ferrarotti, la prima marcatura dell'elegante esterno difensivo Simone Greco e il tanto agoniato ed atteso centro di un rapace Roncaglia.
Molto bene la risposta fisica, ma soprattutto psicologica dopo la prova non brillantissima di Olcenengo. Si deve comunque tener conto, non si offenda il Quinto, che difficilmente altre partite saranno altrettanto semplici e gratificanti nel risultato.

Quel che c'è di buono è che, per un Crova che infila 6 punti nelle prime due giornate di ritorno, ci sono inseguitrici che rallentano il passo, ampliando il margine di vantaggio dei ragazzi sulle altre pretendenti. Anche un po' di fortuna, visti i tanti avvenimenti avversi (vedi infortuni), di questi tempi non guasta!

Adesso, di fronte agli uomini di mister Merlo, c'è un trittico di partite in trasferta, a quoziente di difficoltà crescente. Sarà la prima fase complessa del girone di ritorno, nel quale peseremo il vero valore dell'organico, aspettando con ansia il recupero di uomini importanti.
La ricetta per affrontare a dovere le prossime partite è sempre la stessa: lavoro, lavoro, lavoro...e come al solito FORZA CROVA!

mercoledì 7 marzo 2012

Pausa infinita, si ricomincia col piede giusto: Olcenengo 0 - Crova 1


ALE GRECO IN TORSIONE SIGLA IL DEFINITIVO 0 - 1

Prima le feste natalizie, in mezzo un paio di amichevoli per riassaggiare il campo, poi le nevicate copiose e il rinvio infinito di un campionato che ci mancava davvero tanto.
Non era sabato senza Crova; è tornato ad esserlo in un primaverile pomeriggio ad Olcenengo.
I verdenero tornano in campo con qualche defezione ed un assetto rimaneggiato, ma soprattutto con una condizione atletica pesantemente segnata dalla lunga sosta, non solo di calcio giocato ma anche di allenamenti causa campi innevati.
Ne scaturisce una gara non bella, spigolosa e fisica, nella quale non spicca la qualità di gioco che si cominciava a intravedere a fine andata. Unico sussulto vero di tutta la partita, l'incocciata vincente di Ale Greco (punta in appoggio a Zibe per l'occasione), ben trovato a centro area da uno spiovente di Ferrarotti.
E' il 10' del primo tempo, e le azioni degne di nota finiscono qui. Per il resto idee confuse da entrambe le parti, con forcing finale dei padroni di casa in cerca del pari e Crova che difende e porta a casa tre punti importantissimi.
Buono il risultato...ma poco buono tutto il resto: da migliorare la condizione fisica e mentale (ma tempo e determinazione non mancano) oltre che il gioco.
Per niente buone, invece, le notizie dall'infermeria. Ale Greco, picchiato per 50 minuti, esce malconcio dall'arena di Olcenengo, ma si spera in un rapido recupero. Diverse le valutazioni sul Bomber: in un contrasto il solito ginocchio ha subito un brutto trauma e, tutti insieme, ci aggrappiamo alla speranza che non si tratti di nulla di serio.
Ad ogni modo (senza nulla togliere a Zibe, sicuramente elemento estremamente sopra la media), il Crova ha dimostrato proprio la scorsa stagione, e proprio di questi tempi, di saper reagire con orgoglio all'assenza del suo leader, con quel che da tempo è il fiore all'occhiello di questa squadra: la forza e la compattezza del gruppo...
Ovviamente auguri di pronta guarigione a Marco, convinti che nella difficoltà ciascuno possa dare qualcosa in più.
Sabato c'è il Quinto a casa nostra; obbligatorio mantenere il passo e puntare a crescere. Quindi la ricetta è sempre la stessa: lavoro e determinazione..e, come al solito, FORZA CROVA!